Uno dei primi post che ho pubblicato era dedicato alla scelta del tappetino, perché lo yoga ha davvero bisogno di pochi attrezzi, oltre al nostro corpo e al nostro respiro, ma lo yoga mat è necessario. Io ho una passione (e una deformazione) per il materiale tecnico sportivo, per cui a distanza di un anno da quel post, eccovi il mio aggiornamento e la mia esperienza: spero possa esservi utile a scegliere il tappetino perfetto per voi e solo per voi, perché ognuno ha la sua pratica, il suo corpo e le sue esigenze!
💁 Miglior tappetino yoga per iniziare
A chi mi chiede con quale tappetino iniziare a praticare mi sento di rispondere che il materiale migliore per grip, leggerezza, economicità e versatilità è il TPE. Il tappetino risulta morbido, può essere portato in studio o all’aperto, ma va bene anche per la pratica a casa. Altro vantaggio è la facile manutenzione: panno in microfibra umido e via! Unico difetto è la scarsa durata della superficie, soprattutto se si praticano stili molto dinamici con salti e transizioni fisiche potenti, come nel vinyasa e nell’ashtanga.
Troverete tappetini di qualità sia sugli shop on line di Fisiostore- Asanamat sia da Decathlon. Meno economici quelli di Reyoga, mentre super chip quelli di Tiger!
Una buona scelta è anche il PVC, ma i tappetini molto economici in vendita normalmente (dal costo di 10 euro o anche meno) tendono a essere molto scivolosi e ‘plasticosi’, per cui è necessario investire in qualità a maggior prezzo, come il PVC di Manduka, evitando i tappetini scadenti che dureranno davvero poco per grip e integrità della superficie, ma inquineranno molto…
🙋 I tappetini yoga che uso attualmente
🏠A casa e in sala: Manduka assolutamente! In PVC per l’inverno e in gomma naturale per l’estate: in particolare uso il Prolite da 4,7 mm, leggero da trasportare e con una ottima presa, e l'EkoLite da 4 mm in gomma naturale.
🌳Al parco: ho un tappetino vecchio e vissuto in TPE di Decathlon, perfetto per il prato o la pratica su superfici che potrebbero rovinare tappetini più preziosi.
🚴In viaggio: sempre Manduka in PVC, versione ProTravel da 2,5 mm. Devono essere ottime anche le versioni in gomma, ma sono molto sottili (1,5 mm) e poggiate su pavimento non risulteranno molto comode.
🌄 In montagna: porto con me un telo leggero in microfibra con fondo in gomma, di Asanamat, ma si trovano prodotti analoghi anche da Decathlon o negli shop di marchi più prestigiosi come sopra- tappetini, magari in estate quando il sudore toglie aderenza e la microfibra potrebbe essere più adatta (per quanto io non ami molto la microfibra).
😎 I tappetini yoga che ho provato e le mie "recensioni"
- Tappetino versione travel in gomma di Decathlon: ottimo rapporto qualità prezzo, ottima aderenza, ma ha un odore di pneumatico un po’ forte... Non si trova più in vendita, sostituito da un 3 mm in PU dal peso di 2 kg…;
- PU Decathlon: purtroppo questo tappetino mi ha deluso, buon prezzo (circa la metà di un analogo di marchi più prestigiosi), ma dopo un paio di mesi di pratica di hatha yoga aveva già perso grip: forse è trattato superficialmente con sostanze antiscivolo deperibili?
- PU Asanamat: il materassino di Asanamat ha un buon rapporto qualità prezzo ed è stato il primo un po' più impegnativo che ho acquistato. Nella mia esperienza, però, dopo un anno e mezzo di pratica quotidiana ha perso aderenza: peccato! Il top di gamma di questo materiale resta Liforme al doppio del prezzo.
😬 I tappetini yoga che non fanno per me
Microfibra: la mia pratica non ha una sudorazione abbondante, quindi un tappetino in microfibra non risulta per me adatto: forse la situazione può migliorare se si bagna leggermente la superficie, ma l'impressione per me è di scivolare.
😛 Il tappetino yoga che vorrei…
Nonostante tutti i tappetini già provati, acquistati e ceduti, vorrei provare il PU di Manduka, il mio marchio preferito per qualità e offerte in saldo. Lo userei per la pratica a casa: vi farò sapere!
E voi che yoga mat usate o desiderate provare?
Scrivetemi nei commenti! 🙏